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Paul Gauguin (Parigi, 7 giugno 1848 – Hiva Oa, 8 maggio 1903) è stato un pittore francese. Formatosi, dalla metà degli anni ottanta del XIX secolo, nell’Impressionismo, si distaccò dall’espressione naturalistica accentuando progressivamente l’astrazione della visione pittorica, realizzata in forme piatte di colore puro e semplificate con la rinuncia alla prospettiva e agli effetti di luce e di ombra, secondo uno stile che fu chiamato sintetismo o cloisonnisme, al quale rimase sempre fedele pur sviluppandola durante tutta la sua piena maturità nelle isole dei mari del Sud-Ovest, quando egli si propose il tema di rappresentare artisticamente l’accordo armonico della vita umana con quella di tutte le forme naturali, secondo una concezione allora ritenuta tipica delle popolazioni primitive. I pittori nabis e i simbolisti si richiamarono esplicitamente a lui, mentre la libertà decorativa delle sue composizioni aprì la via all’Art Nouveau, così come il suo trattamento della superficie lo rese un precursore del fauvismo e la semplificazione delle forme fu tenuta presente da tutta la pittura del Novecento.
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Beni rifugio, in mille li cercano alle aste

PAVIA – Investimenti alternativi oltre i Bot o insieme ai Bot, ci sono oltre mille i pavesi che li cercano in asta. E sono circa 900 quelli iscritti e registrati alla Meeting Art di Vercelli, la più grande casa d’aste italiana. Un boom di adesioni. L’arte come bene rifugio? «Certo . Sul fronte dei dipinti, il contemporaneo è cresciuto moltissimo di quotazione in questi ultimi dieci anni – spiega Pablo Carrara, amministratore delegato dell’azienda vercellese – E’ chiaro che si deve prestare attenzione alle tendenze del mercato. I dipinti dell’Ottocento e l’antiquariato, invece, hanno valori stabili che permettono perciò investimenti sicuri nel tempo».Pavesi in asta, aziende che operano nel settore. Come districarsi. Luca Sforzini, perito iscritto alla Camera di Commercio di Pavia e gallerista osserva: «L’arte contemporanea , è un ottimo investimento – dice – Cercare ciò che piace , ma facendosi consigliare. Starei attento agli emergenti americani , alla nuova generazione di graffitari eredi del grande Basquiat e penso a Tmnk o Cope2. Poi ci sono i grandi come Paul Jenkins E il sudamericano Niermann». Pavesi in arte su cui insistere o investire? «Bè, Marco Lodola è ormai un artista quotato e con un suo mercato forte – risponde Sforzini – Ma io punterei soprattutto sulle sue scatole luminose. E attenzione a un pavese d’origine in attesa di rivalutazione. Mattia Moreni. C’è poi un artista come Mario Raciti che ha avuto e ha forti legami con Pavia che non è certo dimenticato dal mercato ».

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